LE ‘NOSTRE’ PAROLE DI ZARATHUSTRA

Postato da Admin il 08 SET 2011

"L’editio sincera di Nietzsche, la collezione “Alter ego” di Ar, che ospita i testi del grande filosofo tedesco con l’originale a fronte, è giunta alla prova decisiva: la versione dello Zarathustra. Opera da far tremare le vene e i polsi per la profondità teoretica, per la purezza stilistica, per il labirinto di echi e rimandi in essa contenuti (illuminati con sorprendente virtuosismo dal Curatore). Il volume (di 590 pagine) vedrà la luce tra qualche mese, ma, data la sua importanza, vi proponiamo di divenirne già sottoscrittori da ora.

LE "CENTURIE NERE" PRECURSORI RUSSI DEL FASCISMO?

Postato da Admin il 28 giu 2011

"Il Fascismo non è nato in Italia e in Germania. Ebbe la sua prima manifestazione in Russia, col movimento dei “Cento Neri”, completo già all’inizio del 900 nelle sue azioni e nei suoi simboli: la violenza politica, l’antisemitismo feroce, i neri stendardi col teschio. “Maurizio Blondet in -Complotti- (Il Minotauro, Milano, 1996, pag.83)...

Steno Lamonica intervista Silvia Valerio

Postato da Admin il 07 SET 2011

Silvia Valerio, ha pubblicato nel 2010 il libro “C’era una volta un presidente”, la fabula milesia dei suoi diciott’anni. Tutt’attorno, eroi, prove, comparse, antagonisti, e qualche apokolokyntosis. "L’invidia… talvolta, in uno di quelli che volgarmente chiamano trip mentali, vedo di fronte a me una nuova versione del Giudizio Universale, un po’ psichedelica e sadica, dove Dio, o chi per lui, affossa ed esalta in base alle reazioni delle anime di fronte a un’opera di Botticelli. Lo so, sono rimasta scioccata da chi al liceo sosteneva che Botticelli i piedi li disegnasse male."

COME IL MONDO ANTICO È DIVENTATO CRISTIANO

Postato da Admin il 27 Set 2011

"Da parte di diversi autori è stato osservato che il cristianesimo si è potuto diffondere con relativa rapidità nel mondo antico, incontrando relativamente poca resistenza, in una maniera che è stata paragonata a un contagio, un'epidemia le cui cause sembrano in qualche modo misteriose, nonostante la sua evidente carica di sovversione e dissoluzione nei confronti del mondo e della cultura antichi.

La Spagna tra Goti Arabi e Berberi in uno degli ultimi scritti di J.A.Primo De Rivera

Postato da Admin il 21 Ott 2011

Ebbe a scrivere Maurice Bardeche in “Che cosa è il Fascismo” (Volpe, Roma, 1980, pag.47) “Il solo dottrinario di cui i fascisti del dopoguerra accettano le idee all’incirca senza restrizioni, non è né Hitler né Mussolini, ma il giovane capo della Falange, il cui destino tragico lo sottrasse all’amarezza del potere ed ai compromessi della guerra”, Frase bellissima come tante altre nel libro del Bardeche, ma che non ha mai completamente convinto chi scrive.(1).

DAL TESTO:

Noi etnonazionalisti völkisch non vogliamo che sui popoli alpino-padani e sui popoli europei piombi l’orrore di una dittatura dell’alta finanza internazionale. Tremiamo per l’Europa all’idea di ciò che diverrebbe il nostro vecchio continente, se con l’irrompere totale di quella Concezione apolide, distruttiva sconvolgitrice d’ogni atavico valore, trionfasse il caos razziale e spirituale. Questa guerra occulta che l’internazionalismo apolide ha scatenato contro l’Europa e i suoi popoli, è un nuovo atroce capitolo della storia della Sovversione che, dal 1789, vuole soffocare e distruggere quelle Comunità di Popolo che non intendono assoggettarsi al suo diretto o indiretto dominio economico e politico.










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- TITOLO: HEIMAT
- AUTORI: FEDERICO PRATI - SILVANO LORENZONI
- INDICE
- PREMESSA
  • ATTUALITA' DELLO STATO ETNICO
  • FORTEZZA EUROPA
- CAPITOLO I.
  • LA FILOSOFIA VÖLKISCH
- CAPITOLO II.
  • IL VOLKSSTAAT
- CAPITOLO III.
  • SANGUE E ANIMA
- NOTE
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PAGINE 152
FORMATO 14X21
EURO 18,00
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Telefono

010-6423334 - 338-9195220
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Pubblicato da Admin il 13:09 0 commenti
Völkische Weltanschauung
Federico Prati - Silvano Lorenzoni
Effepi Edizioni, Giugno 2008, pagg. 200

Il Libro - Nel libro, interamente dedicato all’aspetto metapolitico, mistico-spirituale, filosofico e trascen­dentale precipuo del pensiero völkisch e del nazionalismo etnico, l'autore analizza ed espone esaustivamente l'atavico e trascendentale significato legato al Blutmythos; il testo assume così il ruolo di opera-base e di indispensabile riferimento per ogni tipo di riflessione ideologica e di affermazione mistico-filosofica connessa alla fenomenologia dell’etnonazionalismo völkisch. Il Mito del Sangue rappresenta, per l’autore, l’ancestrale nucleo biologico-razziale ed animico-spirituale da cui sono scaturiti e sorti dapprima il concetto völkisch e in seguito quello etnonazionalista. Il libro, ricco di documenti mai pubblicati in Italia, s’inserisce nel filone della Blut- und Bodenphilosophie. Le mistiche nozioni di Volk, di Sippen, di völkische Staat e di Blutmythos vengono ridefinite, raffinate, perfezionate, sviluppate e attualizzate dall’autore, che, con questa sua sesta e notevole opera sull’etnonazionalismo e sul pensiero völkisch, si pone, di fatto, come punto di riferimento, quale ideologo-fondatore di una nuova, ed allo stesso tempo, antichissima Idea: quello del nazionalismo etnico, “arricchito” dall’unione con il pensiero völkisch. Sorge così l’Etnonazionalismo Völkisch che si propone e si delinea come l’unica Idea-forza in grado di riscattare l’Europa. Un’Idea-guida, un punto di riferimento indispensabile, per tutti quei sinceri patrioti europei che non accettano e non vogliono accettare supinamente la distruzione delle proprie Heimat ad opera del mondialismo multiraz­ziale e della globalizzazione omologante e totalizzante.
 
DAL TESTO In quest’epoca, in cui le infere forze della Sovversione e dell’Alta Finanza internazionale tendono, dunque, a dominare in modo quasi del tutto incontrastato ogni aspetto della vita dei Po­poli d’Europa, cominciano, com’é naturale e logico che sia, a sor­gere associazioni e movimenti dal carattere pret­tamente etno-identitario e comunitario. Essi costitui­scono dei veri e pro­pri nuclei-guida formati da sinceri pa­trioti, radicati nell’amore per i Popoli d’Europa, per le Blutsge­meinschaften europee, per la Tradizione spiri­tuale e la Cul­tura delle comunità indoeuro­pee. Queste Avanguardie etnonazionali­ste si palesano come le prime avvisaglie della futura resistenza et­nica che, con la vio­lenza di un uragano, si scatenerà contro ogni tentativo di massi­ficazione e alienizzazione razziale e spiri­tuale posti in atto dal Megacapitale apolide. E quanto più una Comunità Völ­kisch sarà stata oltraggiata nella sua più in­tima e vitale Es­senza Razziale, ani­mica e spirituale; ingiu­riata della sua Ahnenerbe; vituperata della sua mille­naria Storia, Cultura e Tradizione; iugulata nella sua auto­nomia e sovranità, tanto più rapidamente e radicalmente si svilupperà in essa il nucleo del movimento di riscatto e rina­scita etnonazionale. E questi nuclei di Soldati della Tradizione, diventeranno batta­glioni, i batta­glioni di­ver­ranno reggimenti, i reggi­menti divisioni. Si re­alizzerà, così, il riarmo psicolo­gico e cultu­rale delle Vol­ksge­meinschaften euro­pee. E con esso, i no­stri Popoli riacqui­steranno di nuovo la co­scienza di ap­partenere ad una Razza e ad una Civiltà, quella indoeuropea, che non hanno eguali nel mondo. Verrà, allora, il fatidico giorno in cui l’ancestrale Blutfa­hne, assieme agli atavici stendardi che ci sono stati conse­gnati dai nostri Avi, ritorneranno a garrire al vento della Storia. (…)”.


Völkische Weltanschauung


GLI AUTORI: FEDERICO PRATI

Indice dell’Opera:
 
Premessa
Europa Ridestati!
Sull’Idealismo Völkisch
Völkischer Idealismus. [Idealismo Völkisch]
Etnonazionalismo Völkisch: Essenza, Prin­cipi e Obiettivi
Fondamenti, Scopi e Visione del Mondo del Nazionali­smo Etnico.
Principi metapolitici del Movimento Etnonazio­nalista Völkisch.
Blut, Ehre und Glaube [Sangue, Onore e Fede]
Blutmythus e Blutreligion. [Mito e Religione del Sangue]
Da Stato-Nazione a Comunità Völkisch.
Das indogermanische Ahnenerbe. [L’ancestrale retaggio indogermanico]
Note Bibliografiche


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Etnonazionalismo ultima trincea d’Europa

Federico Prati – Harm Wulf – Silvano Lorenzoni

Effepi Edizioni, pagg. 134, Euro 15,00



IL LIBRO – Diretto “continuatore” di “Scritti etnonazionalisti - Per una Europa delle Piccole Patrie", questo testo si propone il non facile compito di illustrare e far conoscere il pensiero etnonazionalista. In esso gli autori cercano di evidenziare quali siano le risposte che il pensiero etnonazionalista völkisch fornisce in materia di federalismo, immigrazione allogena, mondialismo multirazziale, globalizzazione, famiglia tradizionale. Nel testo si spiega compiutamente quale sia la vera nozione di Volk e quali siano le reali radici del pensiero völkisch. Questo testo rappresenta un piccolo, ma significativo, contributo alla battaglia meta-politica condotta da tutti quei Patrioti europei che, lottando per la libertà delle proprie Nazioni etniche, vogliono contrapporsi all’oppressivo Sistema mondialista.


DAL TESTO – “L’integrazione, e quella di massa in particolare, è una pianta che solo apparentemente cresce e fruttifica in modo sano e rigoglioso. In realtà produce frutti nel migliore dei casi acerbi, quando non avvelenati, e questo perché le sue radici non affondano nel suolo della patria, ma poggiano bensì su un arido strato di necessità e utilitarismo; la linfa che scorre nel suo tronco e nei suoi rami è una linfa estranea, non è la nostra e non lo sarà mai. Solo un intelligente ritorno alle tradizioni e alla pienezza di un comune sentire che sgorghi dal cuore e non sia mediato dal cervello o suggerito da convenienze di bottega, potranno allontanare da noi il pericolo di scomparire come civiltà, come popolo, come persone”.


GLI AUTORI – Federico Prati, Harm Wulf e Silvano Lorenzoni.


INDICE DELL’OPERA – Nota editoriale – Neuordnung Europas aus Blut und Rasse – Europa risorgi! – Ipotetico dialogo sulla “questione degli allogeni” fra un Etnonazionalista Völkisch ed un fautore dell’immigrazione – La nozione di “Volk” – Alle radici del pensiero völkisch: il “Turnvater” di Friedrich Ludwig Jahn – L’avventura degli Artamanen – Nel segno del Wolfsangel – Le armi Della Sovversione massonica – C’è immigrazione e immigrazione – Denatalità e immigrazione allogena – America, protestantesimo e islam – La situazione sanitaria internazionale quale realmente è – L’implosione biologica del sud del mondo – L’americano, “bantù” del futuro – Manifesto Etnonazionalista – Appendice.


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Scritti etnonazionalisti. Per un’Europa delle Piccole Patrie

Federico Prati – Silvano Lorenzoni

Effepi Edizioni, pagg.50, Euro 6,50



IL LIBRO – In questo saggio è analizzato compiutamente il pensiero etnonazionalista völkisch e come esso rappresenti davvero l'unica soluzione ai mali che da tempo affliggono l'Europa ovvero l'immigrazione allogena, il mondialismo massonico, la globalizzazione omologante, il materialismo comunista, il liberismo capitalista. Dal testo si evince chiaramente che solo l'etnonazionalismo völkisch sarà in grado di ridare e ripristinare quella grandezza che da sempre ha caratterizzato l'Europa, grandezza che la Terra degli Arii pare abbia tuttavia smarrito a causa di questi ultimi 50 anni di sudditanza all'arroganza degli invasori angloamericani.

DAL TESTO – “L'etnonazionalismo, e gli etnonazionalisti, si rifanno al federalismo etnico, forma modernizzata del nazionalismo etnico e dell'ideologia völkisch. Tale ideologia assegna la priorità alla tutela del Volk, inteso come comunità di Sangue e Suolo. L'etnicità costituisce per noi etnonazionalisti völkisch il criterio fondante della nazione, che prende corpo attraverso la forza del Sangue. Il singolo individuo è subordinato al volere della Volksgemeinschaft, della comunità etnica. Nella nostra visione etnonazionalista la mappa geopolitica dell'Europa deve essere ridisegnata, attraverso la nascita di una Federazione europea etnica, costituita da Regioni-Stato, etnicamente omogenee. Ecco perché nel nostro “edificio etnocentrico” non vi è posto per lo Stato nazionale etnicamente eterogeneo. Il pensiero etnonazionalista si rifà ad una concezione oggettiva della nazione, che corrisponde al Volk della tradizione di Herder, Fichte e M.H. Boehm. Bisogna sostituire gli Stati nazionali etnicamente pluralisti, e quindi ingiusti, con un insieme d'unità etnicamente omogenee. Lo Stato nazionale di matrice massonica e giacobina è il nemico in quanto si è storicamente sviluppato come realtà istituzionale etnicamente eterogenea, che non fonda i diritti di cittadinanza sull'appartenenza etnica. ”.

GLI AUTORI – Federico Prati e Silvano Lorenzoni.

INDICE DELL’OPERA – L’Etnonazionalismo Völkisch – Il Contadinato quale fonte di vita delle comunità etnonazionali europee – Etnonazionalismi e Imperi; Stati nazionali e “Moltitudini” – Il costo sociale e finanziario dell’immigrazione extracomunitaria – Etnonazionalismo Völkisch e questione allogena – Immigrazione: il problema del XXI secolo – Il Pensiero Etnonazionalista – A difesa della famiglia tradizionale – Il Mondialismo – Contro il Mondialismo massonico – La Massoneria: ecco il nemico dei Popoli Europei! – Per una Europa Etno-Federale – Patrioti, non razzisti; Europeisti, non mondialisti.


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Orizzonti del Nazionalismo Etnico.

Pensiero Etnonazionalista e Idea Völkisch


F.Prati, S.Lorenzoni, F.Grisolia, H.Wulf
Effepi Edizioni, pagg. 144 Euro 16,00


IL LIBRO – Nel testo, vera guida dogmatica al Pensiero Etnonazionalista ed all’Idea Völkisch, si affermano quali debbano essere le “linee guida” che ogni “Soldato politico” etnonazionalista, per essere definito e considerato tale, debba seguire. Il Pensiero Etnonazionalista Völkisch assurge al ruolo di nuovo paradigma etno-identitario di cui la Volksgemeinschaft, la Comunità di Sangue, ne diviene il cardine. Il Popolo rappresenta la Comunità di Sangue: il concetto di Razza e d’ereditarietà, le nozioni derivate dalle ancestrali tradizioni degli Avi. Una comunità di popolo che vuole proteggere e favorire i valori radicati nell'individuo che accetterà ed accoglierà l'atavica eredità atropo-razziale, etno-culturale e storico-politica per riacquistarne ed attualizzarne i Valori fondanti l'identità etnonazionale. Questo paradigma consiste dunque in una riscoperta e riproposizione del concetto di Sangue e Suolo, Razza e Patria, Etnia e Stato.


DAL TESTO – “ Il non facile compito che gli autori del libro si sono proposti è quello di “illustrare” e “spiegare”, nella maniera più completa ed organica possibile, la Weltanschauung che sta alla base del pensiero Etnonazionalista Völkisch. Illustrare, pertanto, quale sia, la particolarità metapolitica dell’Etnonazionalismo Völkisch, che gli conferisce una costante attualità, in quanto Idea-Forza in grado di fornire sempre serie e concrete soluzioni politico-culturali capaci di ovviare ai mali che da troppo tempo affliggono l’Europa tutta. Difendere ad ogni costo le Identità etnico-razziali e le ancestrali Tradizioni delle Piccole Patrie europee dalla Sovversione politico-culturale e spirituale che le minaccia. Riaffermare con forza la volontà di ritornare pienamente padroni sulle nostre terre. Rendere edotti e consapevoli i Giovani d’Europa di appartenere a comunità etnico-nazionali antichissime aventi nei Popoli Indoeuropei i nobili padri fondatori. Vigilare, custodire, ricordare le ataviche Tradizioni di quell’Europa Aria che diede vita alle nostre Nazioni di Sangue e Suolo. Salvaguardare l’immenso ed unico patrimonio razziale, etnico, culturale, storico, linguistico ed ambientale delle nostre millenarie Heimat.”.


GLI AUTORI – Federico Prati, Silvano Lorenzoni, Flavio Grisolia e Harm Wulf.


INDICE DELL’OPERA – Premessa – Pensiero Etnonazionalista e Idea Völkisch – Immigrazione allogena, massoneria e mondialismo capitalista – Bibliografia essenziale.




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I Fondamenti dell’Etnonazionalismo Völkisch

Federico Prati – Silvano Lorenzoni – Flavio Grisolia
Effepi Edizioni, pagg. 154, Euro 16,00



IL LIBRO – Il libro fornisce gli elementi essenziali per poter comprendere quali sono i fondamenti dell’etnonazionalismo völkisch. Secondo gli autori è necessario, vitale, “ridestare” quell’ancestrale “Volksgeist” da troppo tempo “narcotizzato” dai nemici dei Popoli d’Europa: massoneria, liberismo, marxismo, mondialismo, è necessario “restituire” ai Popoli d’Europa quell’essenza smarrita e così preziosa che è la facoltà e la volontà d’essere se stessi. L’auspicio degli autori, dunque, è che i Popoli europei riacquistino quell’aspetto spirituale, quei profondi legami decretati dalle più remote forze naturali che costantemente identificano un uomo, prima che come singolo soggetto, come discendente di un Popolo e della propria Comunità etnica. Solo dopo aver “riconfermato” la priorità di tali valori, che nelle più ataviche energie dell’Ethnos hanno la loro origine, si potranno rinvenire le possenti forze che giacciono nel più profondo dell’anima dei Popoli Europei e che vanno nel senso della volontà di ritornare finalmente padroni della propria Terra.


DAL TESTO – “Riteniamo di fondamentale importanza, in un’epoca etnicamente e culturalmente decadente, un’epoca che disprezza ogni distinzione qualitativa, fornire gli elementi essenziali per poter comprendere appieno concetti così rilevanti per l’Europa quali sono, a nostro avviso, i fondamenti dell’etnonazionalismo völkisch. Gli Stati-Nazione, di chiara matrice giacobina, stanno segnando il passo. Ad essi pare si voglia sostituire un’Unione Europea, voluta unicamente da tecnocrati e dalla finanza apolide e nettamente rifiutata dalle Comunità etniche, che in essa vedono, realisticamente, il pericolo della perdita d’ogni propria Identità. A difesa e salvaguardia dei Popoli d’Europa dal mondialismo multirazziale e dalla globalizzazione omologante si pone unicamente l’etnonazionalismo völkisch.”.


GLI AUTORI – Federico Prati, Silvano Lorenzoni e Flavio Grisolia.


INDICE DELL’OPERA – Premessa – L’Identità dell’Europa – Le Idee – Riflessioni sulla Weltanschaaung dell’Etnonazionalismo Völkisch – Le Proposte.




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Filosofia, Dottrina e Mistica dell’Etnonazionalismo Völkisch



Contributi alla Riflessione e all’Analisi



Federico Prati - Silvano Lorenzoni
Effepi Edizioni, Giugno 2008, pagg. 200


Euro 22,00 Edizione Normale
Euro 30,00 Edizione in carta di pregio numerata con le rune


NOTA ALLA PRESENTE EDIZIONE - Di questa edizione sono stati stampati 24 esemplari contrassegnati a mano con le lettere dell’alfabeto runico protogermanico destinati unicamente ai Soci e ai simpatizzanti di Identità e Tradizione che si sono maggiormente contraddistinti per la loro opera di diffusione e divulgazione del Pensiero Etnonazionalista Völkisch.


IL LIBRO – E’ indispensabile e doveroso, in un’epoca come l’attuale che disprezza profondamente ogni distinzione qualitativa, fornire i fondamenti filosofici e dottrinari per capire e comprendere appieno l’azione metapolitica intrapresa dall’Etnonazionalismo Völkisch. E’, infatti, profondo convincimento degli autori che, qualsiasi azione politico-culturale che abbia come meta finale la piena salvaguardia d’una ben determinata e specifica Blutsgemeinschaft, non possa assolutamente prescindere dalla necessità di ri-destare nei Popoli Europei l’ancestrale Volksgesit indogermanico, al fine di conferire nuovamente ad essi quell’essenza smarrita e così importante che è la facoltà e la volontà d’essere se stessi. I nostri Popoli debbono ri-acquistare quell’aspetto spirituale, quei profondi legami decretati dalle più remote forze naturali del Sangue e della Stirpe, che identificano un uomo, prima che come singolo soggetto, come discendente di un determinato Volk e come appartenente ad una specifica Comunità etnica. Solo allora, dopo aver ribadito la priorità di quei valori che nel Sangue, nel Suolo, nelle più ataviche vigorie della Razza hanno la loro mistica Origine, si potranno rinvenire le possenti forze che giacciono nel più profondo dell’anima dei Popoli Europei e che vanno nel senso della volontà di ritornare finalmente padroni della propria Terra. Ed è con questo quinto e nuovo testo, ricco di analisi e di documenti inediti, che gli autori intendono, oltre che onorare il quinto anniversario della costituzione dell’Associazione Identità e Tradizione, fornire una summa dottrinaria, dogmatica e filosofica inerente all’Idea Etnonazionalista Völkisch.

DAL TESTO – “A cinque anni dalla fondazione della nostra Associazione, diviene appropriato:
1) tirare le somme della nostra attività;

2) valutarla e fare alcune proiezioni di tipo generale per il futuro, non solo dell’Associazione, ma di tutta l’Europa, la razza bianca e la civiltà come noi la conosciamo.
Non c’è alcun dubbio che negli ultimi tempi l’Idea Etnonazionalista Völkisch ha preso piede in modo crescente; e che su questo fatto la nostra attività di tipo culturale ha avuto un’influenza determinante nell’area geografica dove la lingua d’uso culturale è il toscano/italiano. Né la cosa deve sorprendere, data l’ottima qualità di quanto noi abbiamo pubblicato e l’andamento dei tempi. L’Etnonazionalismo Völkisch è un principio che richiama alla normalità, nel senso superiore della parola, mentre i nostri tempi sono, storicamente, i più anormali di cui si serbi ricordo. E, sia pure a livello subliminale, c’è (per fortuna ma, credo, inevitabilmente) un numero crescente di persone di “buona razza” che di questo incominciano a rendersi conto (...)”






GLI AUTORI – Federico Prati e Silvano Lorenzoni.

INDICE DELL’OPERA:
PREMESSA

I cinque anni dell’Associazione Culturale Identità e Tradizione

Le Ragioni di una Scelta.
I - Alle Origini dell’Idea

Der völkische Gedanke

La Dottrina del Nazionalismo Etnico.
II -La Visione del Mondo

Die ethnonational-völkische Weltanschauung.
III - Sangue e Suolo

Il Mito del Sangue

La Mistica della Razza

Blut und Boden.
IV: Il MITO INDOEUROPEO

Un nuovo Mito per l’Europa.
V - Orientamenti

A cosa può portare la globalizzazione

Russia, ultimo baluardo d’Europa

Lo Sato Etnico dal punto di vista economico

Europa Ethnica

Il Movimento Etnonazionalista Völkisch.

Note Bibliografiche.






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Volkische Weltanschauung per una concezione volkisch del mondo

Federico Prati
 


Nel libro, interamente dedicato all’aspetto metapolitico, mistico-spirituale, filosofico e trascendentale precipuo del pensiero völkisch e del nazionalismo etnico, l'autore analizza ed espone esaustivamente l'atavico e trascendentale significato legato al Blutmythos; il testo assume così il ruolo di opera base e di indispensabile riferimento per ogni tipo di riflessione ideologica e di affermazione mistico-filosofica connessa alla fenomenologia dell’etnonazionalismo völkisch. Il Mito del Sangue rappresenta, per l’autore, l’ancestrale nucleo biologico-razziale ed animico-spirituale da cui sono scaturiti e sorti dapprima il concetto völkisch e in seguito quello etnonazionalista. Il libro, ricco di documenti mai pubblicati in Italia, s'inserisce nel filone della Blut und Bodenphilosophie. Le mistiche nozioni di Volk, di Sippen, di völkische Staat e di Blutmythos vengono ridefinite, raffinate, perfezionate, sviluppate e attualizzate dall’autore, che, con questa sua sesta e notevole opera sull’etnonazionalismo e sul pensiero völkisch, si pone, di fatto, come punto di riferimento, quale ideologo fondatore di una nuova, ed allo stesso tempo, antichissima Idea: quello del nazionalismo etnico, “arricchito” dall’unione con il pensiero völkisch. Sorge così l’Etnonazionalismo Völkisch che si propone e si delinea come l’unica Idea-forza in grado di riscattare l’Europa. Un’Idea guida, un punto di riferimento indispensabile, per tutti quei sinceri patrioti europei che non accettano e non vogliono accettare supinamente la distruzione delle proprie Heimat ad opera del mondialismo multirazziale e della globalizzazione omologante e totalizzante


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Stati, nazioni e nazionalismi in Europa

Grilli di Cortona Pietro

Lo sviluppo politico europeo ha alternato fasi di relativa omogeneità e unità a fasi di frammentazione e particolarismo. L'Europa attuale conferma queste contraddizioni da una parte, essa consolida e amplia la sua unità con il varo di una costituzione europea e con l'allargamento da 15 a 25 stati aderenti; dall'altra, però, nazionalismi, regionalismi e localismi mostrano come le spinte verso la frammentazione siano tutt'altro che scomparse. Questo libro analizza in prospettiva comparata le principali mobilitazioni nazionaliste verificatesi in Europa negli ultimi due
secoli con l'obiettivo di comprendere, senza sottovalutare le specificità dei singoli casi, le cause dei nazionalismi nelle loro diverse manifestazioni.


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Serbia, trincea d'Europa

Pubblicato da Admin il 13:04 0 commenti
Serbia, trincea d'Europa

Dragos Kalajic 


Dopo mesi di martellante propaganda angloamericana (…) cade più che cconcio questo libretto, pubblicato sotto forma di intervista, con il quale Dragos Kalajic, ben noto studioso jugoslavo ed amico dell'Italia, tenta di dare una spiegazione, naturalmente dal punto di vista serbo, non soltanto degli avvenimenti che si sono
dipanati in tempi recenti, ma anche delle premesse di ordine storico (…) Ma la parte più significativa e, diremmo, importante del volumetto è il punto nel quale Kalajic sollecita la costituzione di una Europa forte e libera, cui aspirerebbero, al momento, la "vera sinistra" e la "vera destra" europee. È questa un'analisi forse non troppo convincente, che però ha il pregio di porre sul tappeto, comunque, il problema della collocazione del Vecchio Continente fuori dall'orbita e dalla dominazione anglosassone. L'opera dello studioso e patriota serbo, pur nella sua brevità, non è facile a sintetizzarsi, per cui ne consigliamo vivamente la lettura a quanti volessero ampliare il proprio panorama culturale e storico sui Balcani. Segnaliamo anche la vasta, approfondita, interessantissima prefazione di Claudio Mutti, i cui argomenti e le cui conclusioni condividiamo appieno. ("Rinascita", 23 giugno 1999 )


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Orizzonti del nazionalismo etnico

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Orizzonti del nazionalismo etnico

F.Prati, S.Lorenzoni, F.Grisolia, H.Wulf

 

Il non facile compito degli autori di questo libro è quello di spiegare nella maniera più completa e organica possibile la "weltanschauung" che sta alla base del pensiero etno-nazionalista volkisch. Difendere ad ogni costo le identità etnico-razziali e le ancestrali tradizioni delle "Piccole Patrie" dalla sovversione razziale, politico-culturale e spirituale che le minaccia. Rendere edotti e consapevoli i giovani d'Europa di appartenere a comunità etnico-nazionali antichissime aventi nei popoli indoeuropei i nobili padri fondatori. Vigilare, custodire, ricordare le ataviche tradizioni di quell'Europa aria che diede vita alle "Nazioni di Sangue e di Suolo".


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Noi, Celti e Longobardi

Pubblicato da Admin il 12:58 0 commenti
Noi, Celti e Longobardi

Gualtiero Ciola


Per millenni stirpi diverse sono calate dal Nord nel belpaese del sole, eleggendolo a seconda  e poi a prima Patria del proprio destino e fondendo con gli abitanri autoctoni, il proprio sangue che ha suscitato poi quella particolare razza italica. Indoeuropei, Umbri, Latini, Liguri, Veneti, Celti e Germani, sono i protagonisti della presente ricerca che tende ad avvicinarli a noi, tanto da avvertirne la presenza anche negli avvenimenti della nostra storia più recente. "Noi Celti e
Longobardi" è scritto nel modo che ciascuno di noi l'avrebbe fatto: con"spirito barbaro". C'è da andare fieri di questa nostra componente "barbarica" che sonnecchia in noi e che, ogni tanto si mostra quando vengono messi in discussione concetti primordiali di elevata civiltà universale: sete di libertà e di giustizia; fedeltà alla parola data, coraggio, senso dell'onore. Concetti che, in un'ottica rovesciata della storia ufficiale sono la vera chiave di lettura dell'antico quesito: "donde veniamo e dove andiamo.


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Nazioni e nazionalismi in Europa

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Nazioni e nazionalismi in Europa

Guy Hermet

L'autore ripercorre la storia europea in cerca di elementi che hanno costituito il processo di formazione dei nazionalismi, cercando di stabilire quando sorgono e quali sono i meccanismi sociali, culturali ed economici, oltreché i fini politici, che li determinano: dal declino dell'assolutismo monarchico all'industrializzazione. Hermet esamina inoltre la questione, che si è rivelata cruciale, delle aspirazioni delle piccole nazionalità e le soluzioni alternative dei "refrattari al nazionalismo" come al tempo dell'impero austroungarico, oppure in Svizzera e in Spagna. L'autore conclude mostrando come il sentimento d'identità nazionale sia indispensabile, soprattutto nei paesi di nascente democrazia.


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L'eredità celtica

Pubblicato da Admin il 12:18 0 commenti
L'eredità celtica

Alwin Rees, Brinley Rees


Un ampio e serio saggio che, lungi dall'identificare la civiltà dei Celti con i simboli della New Age o di altre interpretazioni alla moda, analizza le antiche tradizioni dell'Irlanda e del Galles attraverso i testi del francese Dumézil, del romeno Eliade, dell'austriaco Zimmer, dell'anglo-indiano Coomaraswamy e dell'americano Campbell. I miti celtici sono visti dai due Autori - attraverso uno studio comparato delle religioni, della mitologia e dell'antropologia - come dei serbatoi dell'immaginario collettivo occidentale, portatori di "significati che non si possono completamente ricondurre alle categorie della ragione, o spiegare per mezzo della storia e della scienza".


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Le origini etniche dell'Europa

Pubblicato da Admin il 12:12 0 commenti
Le origini etniche dell'Europa

Walter Pohl


Dopo la caduta dell'impero romano, iniziò il processo di formazione dell'Europa dei popoli. In età contemporanea, le ideologie nazionali hanno cercato le proprie radici attraverso una lettura molto parziale della storia alto-medievale. È opportuno, quindi, proseguire nelle indagini sui processi etnici che sono all'origine dei nuovi popoli dell'Occidente, per ricostruire una realtà che fu, senza dubbio, assai composita e contraddittoria, ma che presenta anche, alla luce degli studi più recenti, alcuni aspetti di sorprendente novità. Questa raccolta di saggi propone un'analisi delle fonti tardoantiche e altomedievali alla ricerca delle tracce delle genti che, insieme al sostrato romanizzato, costruirono l'Europa medievale: Alamanni e Franchi, Unni e Goti, Angli e Sassoni, Avari e Magiari, e soprattutto i Longobardi, il cui ruolo fu determinante nella trasformazione dell'Italia. Ne risulta un panorama affascinante sulla ricerca delle identità, sui conflitti, sulle integrazioni sociali e sugli scambi culturali, tutti elementi fondamentali per le origini della nostra civiltà occidentale.


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Indiani d'Europa. Euskal Herria

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Indiani d'Europa. Euskal Herria

Gianni Sartori


Di Euskal Herria si parla quasi esclusivamente in occasione di tragici attentati, ma in realta la "questione basca" è molto più complessa e tocca problemi di fondo come il diritto all'autodeterminazione dei Popoli, le molteplici violazioni dei diritti umani perpretate dagli stati e la difesa della propria identità culturale. Questo libro vuole essere un'espressione di solidarietà nei confronti del popolo più antico d'Europa, mettendo in discussione gli streotipi periodicamente diffusi dalla "stampa ufficiale". 


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I popoli del gulag

Pubblicato da Admin il 12:04 0 commenti
I popoli del gulag

Alessio Trovato


Le deportazioni degli elementi cosidetti indesiderabili, iniziano con la Russia degli Zar già nel XVII secolo.
Elementi "criminali" venivano spediti in Siberia o in Asia Centrale a risiedere in campi di lavoro o in semplici villaggi allo scopo di popolare regioni della Russia considerate poco ospitali. Fù Pietro I quindi  a partire dal 1708 ad inaugurare la stagione delle deportazioni politiche  e la campagna di popolamento forzato della Siberia. A farne le spese furono soprattutto i popoli baltici. Non si può quindi dire che le strategie di deportazione di Lenin furono una novità, il regime sovietico introdusse tuttavia un elemento completamente nuovo: la deportazione divenne una vera e propria strategia di potere su scala totale.


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Gentes. Popoli, territori, miti

Pubblicato da Admin il 12:04 0 commenti
Gentes. Popoli, territori, miti

Claudio Mutti



Uno dei temi che contraddistinguono il dibattito contemporaneo è certamente quello riguardante l'identità dei popoli e delle nazioni. Fin dll'antichità, nelle sue manifestazioni culturali e religiose, in particolare quelle espresse attraverso la narrazione dei miti di fondazione, ha sempre evidenziato una propria specificità e ascendenza al fine anche di differenziarsi dalle popolazioni con cui veniva a contatto. La narrazione mitica infatti, fisa in un tempo "astorico", una particolare fase dell'etnogenesi, ritenuta pertanto caratteristica per quel particolare gruppo umano.


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Etnie, confini, Europa

Pubblicato da Admin il 11:55 0 commenti
Etnie, confini, Europa

Laura Bergnach, Giovanni Delli Zotti



Scienziati sociali, politologi e costituzionalisti analizzano i processi di dissoluzione degli equilibri sociali e politici conseguenti alla caduta dei regimi totalitari dell'Est europeo e la formazione dei nuovi stati nazionali. Tali regimi subordinavano la lealtà etnica a quella ideologica. Con la costruzione della democrazia e la formazione di nuovi stati-nazione l'ethnos si rivitalizza, diventa cioè valore aggregante. I nuovi stati tematizzano l'identità stato-nazionale e quindi contribuiscono a creare i presupposti per lo sviluppo di un'identità etnica diversa da quella dominante. Accanto a questi aspetti ne emergono altri che si ricollegano alla ricerca di nuovi modelli integrativi.


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Pubblicato da Admin il 06:45 0 commenti
Etnonazionalismo


“OGNI NAZIONE I PROPRI DEI”. Cosi ammonisce –ci vantiamo di usare il tempo presente- un noto, ma trascurato, proverbio di Roma Classica.  Parafrasando il quale e depurando ogni  ETHNOS da ideologie, religioni, filosofie fondate sul cosmopolitismo, i valori specifici e NON negoziabili di OGNI etnia assurgono a MODELLO della Nazione. Un esempio eccellente sono il Tibet, il Giappone (ormai americanizzato ma che resiste) e l’India dove rispettivamente la religione AUTOCTONA tibetana Bon Po, lo Shintoismo  nippoico e l’Hinduismo in India sono le Vie al  Divino che ogni stirpe DEVE coltivare  in nome della DIVERSITA’. Le Radici Indoeuropee degli Stati ed Etnie d’Europa dovrebbero seguire le proprie AUTOCTONE STRADE AL DIVINO. Gli Elleni le loro, gli Slavi le proprie, lo stesso per i Nordici. Gli Italici, ecco, qui sorgono i problemi la cui risoluzione affidiamo ai Lettori in primis a coloro che quando alludono alle RADICI di un Popolo parlano di quelle VERE, non posteriori…




     


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La Libreria

Pubblicato da Admin il 00:24 0 commenti
Nessuno potrà aspirare alla Vittoria nella lotta politica, senza una solida preparazione ideologica che si concretizza nello strumento principe, il Libro. Il Militante, poi, ha il Dovere verso ciò cui crede di essere preparato per la sconfitta dialettica con il Nemico il quale ha mille volti, spesso nascosti da maschere perbenistiche tipiche del catto-marxismo. Il Sistema Plutocratico che sfascia l'Italia ha perfettamente compreso che tramite la ben oliata meccanica della Congiura del Silenzio, si toglie all'Avversario il consenso politico. Ecco perché le Case Editrici di Destra (alludiamo alla destra anticapitalista, NON quella che giace nel letto dei Banchieri...) sono messe nella sabbia del Silenzio.
Meno si leggono un Luca Leonello Rimbotti, un Alfred Baeumler, un Cesare Ferri, un Oswald Spengler -solo per citarne alcuni- più la cachistocrazia -splendido termine ellenico che ben denota il "Governo dei Peggiori"...- esaltata dal Sistema Plutocratico che spadroneggia (SENZA avversari, NOI esclusi...) continuerà a strangolare il Popolo. Ecco, quindi, la necessità di fornire ai nostri Connazionali-Nemici compresi, i migliori ci seguiranno - un bisturi allegorico per estrarre dal Corpo Sano della Nazione quel mostruoso tumore che affama ogni Popolo, il Mondialismo, che attraverso il Capitalismo e Materialismo, complici anche talune religioni cosmopolite ed internazionaliste che hanno spiritualmente "arato" il terreno, si sono presentate in OGNI Governo dei Popoli, basti pensare alle orrende responsabilità che la Grande Macelleria, il Comunismo, ha scatenato CONTRO il Lavoratore. Offriamo una attenta lettura dei testi segnalati convinti che il miglior Militante è colui che SA per cosa combatte. NOI veniamo dalle Statue di Roma Imperiale e dagli Scudi degli Spartani.


Gli Scaffali


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